La guida di Ilaria

Ilaria
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Visite turistiche

Durante le vostre vacanze nel Salento vi consigliamo di visitare questa stupenda cava di Bauxite, un minerale dal quale si ricava l’alluminio, situata ad Otranto, nelle vicinanze del faro di Punta Palascia e Monte Sant’Angelo. La cava di Bauxite di Otranto, scoperta intorno agli anni ’40 ed abbandonata nel 1976, è per l’appunto una meta molto attraente per la popolazione pugliese e per tutti i turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Il giacimento di Bauxite di Otranto fu scoperto negli anni ’40, grazie al ritrovamento casuale di un grosso minerale da parte di uno studente del Prof. Liborio Salomi (1882-1952), docente di Storia Naturale presso l’Istituto Tecnico “O.G. Costa” di Lecce, e fu ufficializzato qualche anno più tardi dall’Ing. Camillo Crema del Servizio Geologico d’Italia. Per tutti gli anni ’60 e sino al 1976, anno in cui l’attività fu chiusa, la bauxite dita di Otranto venne estratta, lavata, imbarcata nel vicino porto e spedita a Marghera.La Bauxite fu e lo è tuttora, la materia prima dalla quale si estrae l’alluminio e trova anche altri impieghi, sempre più diffusi, nella preparazione di abrasivi, di refrattari e di colori. La scoperta del giacimento di Otranto, come anche quello nella zona del vicino Comune di Poggiardo, si rilevò nel tempo di minore importanza rispetto a quanto si riteneva poiché non si trattava di una vera e propria bauxite ma di pisoliti bauxitiche (dialettalmente “uddhrie”) che presentano un tenore in allumina piuttosto scarso, ragione per cui la società concessionaria dei lavori non trovò economicamente conveniente il suo sfruttamento. Le pisoliti in questione non sono altro che concrezioni di materiale bauxitico formatesi a straterelli concentrici intorno ad un piccolo nucleo. Tali concrezioni si trovano in tutte le zone dove è presente la terra rossa, e specialmente in quelle morfologicamente depresse, verso le quali sono state trasportate ed accumulate dalle acque scorrenti in superficie. Attualmente in questo enorme cratere, grazie alla presenza di una falda freatica, si è originato un piccolo specchio d’acqua dolce perenne, da qui l’appellativo di Lago di Bauxite. Questa pittoresca unione bicromatica tra il verde smeraldo dell’acqua e il rosso ruggine dei calanchi scavati dalle piogge meteoriche, rappresenta non solo il punto di riferimento di numerose specie animali ma è anche l’esempio di una rimediazione naturale all’intervento dell’uomo. Per raggiungere questa piccola perla di bellezza della Puglia potrete farlo sia in automobile che a piedi, a patto però che seguiate correttamente le nostre indicazioni. Se avete deciso di raggiungere questo luogo utilizzando la vostra auto, dovrete percorrere la strada che dalla città di Otranto conduce a Santa Cesarea, entrando ad Otranto dall’ultimo incrocio e svoltando subito sulla destra. A questo punto, ci si ritrova in una strada di campagna che diventa quasi immediatamente sterrata e, successivamente, si è costretti ad abbandonare l’auto poiché non è più possibile raggiungere la cava in vettura. Continuando a piedi, sul vostro lato destro, potrete finalmente scorgere il meraviglioso laghetto verde. Se siete più temerari e desiderate raggiungere la cava di Bauxite a piedi, dovrete partire dal porto: dalla rotatoria della Madonna del Passo, prendete la direzione per Orte. Dopodiché, alla successiva rotatoria svoltate sulla destra; a questo punto, vedrete sulla vostra sinistra una croce rossa e proprio in quel momento dovrete svoltare alla prima a sinistra. Dopo 5 minuti di camminata sarete finalmente arrivati alla cava di Bauxite.
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Laghetto Cave di Bauxite
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Il giacimento di Bauxite di Otranto fu scoperto negli anni ’40, grazie al ritrovamento casuale di un grosso minerale da parte di uno studente del Prof. Liborio Salomi (1882-1952), docente di Storia Naturale presso l’Istituto Tecnico “O.G. Costa” di Lecce, e fu ufficializzato qualche anno più tardi dall’Ing. Camillo Crema del Servizio Geologico d’Italia. Per tutti gli anni ’60 e sino al 1976, anno in cui l’attività fu chiusa, la bauxite dita di Otranto venne estratta, lavata, imbarcata nel vicino porto e spedita a Marghera.La Bauxite fu e lo è tuttora, la materia prima dalla quale si estrae l’alluminio e trova anche altri impieghi, sempre più diffusi, nella preparazione di abrasivi, di refrattari e di colori. La scoperta del giacimento di Otranto, come anche quello nella zona del vicino Comune di Poggiardo, si rilevò nel tempo di minore importanza rispetto a quanto si riteneva poiché non si trattava di una vera e propria bauxite ma di pisoliti bauxitiche (dialettalmente “uddhrie”) che presentano un tenore in allumina piuttosto scarso, ragione per cui la società concessionaria dei lavori non trovò economicamente conveniente il suo sfruttamento. Le pisoliti in questione non sono altro che concrezioni di materiale bauxitico formatesi a straterelli concentrici intorno ad un piccolo nucleo. Tali concrezioni si trovano in tutte le zone dove è presente la terra rossa, e specialmente in quelle morfologicamente depresse, verso le quali sono state trasportate ed accumulate dalle acque scorrenti in superficie. Attualmente in questo enorme cratere, grazie alla presenza di una falda freatica, si è originato un piccolo specchio d’acqua dolce perenne, da qui l’appellativo di Lago di Bauxite. Questa pittoresca unione bicromatica tra il verde smeraldo dell’acqua e il rosso ruggine dei calanchi scavati dalle piogge meteoriche, rappresenta non solo il punto di riferimento di numerose specie animali ma è anche l’esempio di una rimediazione naturale all’intervento dell’uomo. Per raggiungere questa piccola perla di bellezza della Puglia potrete farlo sia in automobile che a piedi, a patto però che seguiate correttamente le nostre indicazioni. Se avete deciso di raggiungere questo luogo utilizzando la vostra auto, dovrete percorrere la strada che dalla città di Otranto conduce a Santa Cesarea, entrando ad Otranto dall’ultimo incrocio e svoltando subito sulla destra. A questo punto, ci si ritrova in una strada di campagna che diventa quasi immediatamente sterrata e, successivamente, si è costretti ad abbandonare l’auto poiché non è più possibile raggiungere la cava in vettura. Continuando a piedi, sul vostro lato destro, potrete finalmente scorgere il meraviglioso laghetto verde. Se siete più temerari e desiderate raggiungere la cava di Bauxite a piedi, dovrete partire dal porto: dalla rotatoria della Madonna del Passo, prendete la direzione per Orte. Dopodiché, alla successiva rotatoria svoltate sulla destra; a questo punto, vedrete sulla vostra sinistra una croce rossa e proprio in quel momento dovrete svoltare alla prima a sinistra. Dopo 5 minuti di camminata sarete finalmente arrivati alla cava di Bauxite.
Se siete arrivati alla Cava di Bauxite di Otranto e volete fare un giro o una passeggiata intorno, vi possiamo suggerire di raggiungere a piedi la zona intorno alla torre del serpente, dove potete visionare la grandezza del mar Adriatico e se siete fortunati (generalmente di mattina presto) potete riuscire ad avvistare le montagne dell’Albania. Torre del serpente Otranto La Torre del Serpente di Otranto risale al periodo romano e la sua funzione, a differenza delle torri costiere, che servivano all’avvistamento, aveva una funzione di faro. Il suo nome le viene dato per una leggenda legata ad un serpente che si dice che ogni notte saliva per bere l’olio che teneva acceso il faro. La Torre del Serpente è sul simbolo della città di Otranto, ed è molto importante, è un luogo affascinante dove fare una passeggiata di trekking e soprattutto scoprire le erbe spontanee della macchia mediterranea, è un’itinerario che vi consigliamo fortemente, magari anche andando a mangiare all’agriturismo di Marta, un’anziana signora che ha l’agriturismo proprio di fronte alla torre e vi farà assaggiare i piatti tipici del Salento e di stagione.
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Torre del Serpe
Strada Porto - Torre del Serpe - Orte
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Se siete arrivati alla Cava di Bauxite di Otranto e volete fare un giro o una passeggiata intorno, vi possiamo suggerire di raggiungere a piedi la zona intorno alla torre del serpente, dove potete visionare la grandezza del mar Adriatico e se siete fortunati (generalmente di mattina presto) potete riuscire ad avvistare le montagne dell’Albania. Torre del serpente Otranto La Torre del Serpente di Otranto risale al periodo romano e la sua funzione, a differenza delle torri costiere, che servivano all’avvistamento, aveva una funzione di faro. Il suo nome le viene dato per una leggenda legata ad un serpente che si dice che ogni notte saliva per bere l’olio che teneva acceso il faro. La Torre del Serpente è sul simbolo della città di Otranto, ed è molto importante, è un luogo affascinante dove fare una passeggiata di trekking e soprattutto scoprire le erbe spontanee della macchia mediterranea, è un’itinerario che vi consigliamo fortemente, magari anche andando a mangiare all’agriturismo di Marta, un’anziana signora che ha l’agriturismo proprio di fronte alla torre e vi farà assaggiare i piatti tipici del Salento e di stagione.
Un tempo monastero di rito bizantino con scriptorium e biblioteca, poi centro di produzione agricola specializzato nella lavorazione delle olive: l’Abbazia di Cerrate restituisce un affascinante racconto della sua doppia anima di luogo di culto e masseria storica. Per acquisto biglietti:
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Santa Maria di Cerrate-abbeyn
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