Park

Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

137 lokalinvånare rekommenderar

Tips från lokalbefolkningen

Eva
October 7, 2018
The woods that surround Chiusi dell Verna are easily reachable and amazingly beautiful. Bring your sneakers with you and just start exploring!!
Daniela
January 18, 2017
Trekking in the Casentinesi National Forests
Maria
November 21, 2016
National park of nature
Tecla
March 20, 2022
The Florentine part of Mount Falterona and Campigna Forest National Park in Casentino, extends to the northern part of Mugello to the bordering provinces of Arezzo and Forlì. The landscape, of a typically mountainous setting, can be explored on foot, on horseback or by mountain bike along well-marked trails, lanes and bridle paths. In this uncontaminated environment, among the hundred year old chestnut and impressive beech woods, it is possible to come across rare and protected plant species, a rich underbrush, and numerous deer: for example roe and fallow. Wolves have also been sighted, and the eagle has returned to inhabit the area.
The Florentine part of Mount Falterona and Campigna Forest National Park in Casentino, extends to the northern part of Mugello to the bordering provinces of Arezzo and Forlì. The landscape, of a typically mountainous setting, can be explored on foot, on horseback or by mountain bike along well-marke…
Tidigare Medlem
September 4, 2021
A meno di 50 km da Forlì, a cavallo del crinale appenninico, si estende uno dei patrimoni forestali più importanti d’Italia, considerato un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna e della natura.Si tratta di un’area molto particolare non solo perché propone a chi la visita un’estrema varietà di paesaggi, ma anche perché è in grado di offrire un ventaglio di opportunità, itinerari ed esperienze a dir poco incredibili. Passeggiando tra abeti, freschi ruscelli e suggestive cascate, si respira la mistica atmosfera di luoghi come gli eremi di Camaldoli e La Verna che nei secoli hanno accolto importanti personaggi di fede e di pensiero (Dante Alighieri, Ludovico Ariosto, San Romualdo e San Francesco d’Assisi). A differenza della parte toscana dove il paesaggio appare più dolce con boschi, pascoli, castagneti e campi coltivati, il lato romagnolo mostra ripidi versanti ricoperti da un folto manto boscoso, alternati da stratificazioni di roccia nuda, e coltivi abbandonati, ai cui margini spuntano piccole chiese, mulini in pietra e antichi borghi disabitati. Risalendo le valli selvagge fino a incontrare le pendici dei monti Falco e Falterona, ci sono alcuni dei siti più belli di tutto l’Appennino Emiliano Romagnolo. Tra questi impossibile non ricordare le cascate dell’Acquacheta, nei pressi dell’abitato di San Benedetto in Alpe; la foresta di Campigna con il maestoso Palazzo Granducale, residenza di caccia dei Lorena; il borgo di Ridracoli con la sua diga artificiale e infine la Riserva Integrale di Sasso Fratino, con la sua faggeta secolare, Patrimonio dell’Umanità. Non bisogna poi tralasciare la fauna locale, con ogni probabilità la più ricca e diversificata di tutto l’Appennino: cinghiali, cervi, caprioli, daini, tantissimi uccelli e la suggestiva presenza del lupo. Il parco offre infinite possibilità escursionistiche in tutte le stagioni: oltre 600 km di sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike, percorsi natura e ad alta accessibilità. Il periodo migliore è la primavera quando le foreste primordiali si risvegliano con tutta la loro energia. In estate ci si può lasciare andare a lunghe escursioni mentre l’autunno regala un caleidoscopio di immagini, colori e sapori, con il foliage delle sue foreste e le gustose sagre gastronomiche nei paesi del circondario. In inverno, invece, ci si può perdere nei suoi infiniti orizzonti innevati. Ci sono le piste di sci e di bob, i percorsi di fondo, le discese per lo snowboard, i campi scuola e gli immancabili itinerari tra i boschi con le ciaspole ai piedi. A tutto ciò si aggiunge la bellezza dei piccoli centri abitati posti all’interno dell’area del parco, come Bagno di Romagna, Premilcuore, Santa Sofia, Tredozio e San Benedetto in Alpe, scrigni di tradizioni storiche e culturali assolutamente da conoscere e visitare.
A meno di 50 km da Forlì, a cavallo del crinale appenninico, si estende uno dei patrimoni forestali più importanti d’Italia, considerato un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna e della natura.Si tratta di un’area molto particolare non solo perché propone a chi la visita un’estrema v…

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Position
Arezzo